Metteur en scène : <span>Salvo Gennuso</span>

Résumé : é un resto essenziale che sviluppa un dialogo duro e profondo tra due donne (la madre-matrigna e la figlia adottiva) e che affronta in modo originale la tematica della dchiavitù, toccando dei livelli di grande valore artistico.
La lingua è veramente nuova e, malgrado il titolo che riconduce immediatamente a Victor Hugo, essa trova un suo percorso traducendo secondo ritmi quasi magici, un universo inconfessato di passioni e sentimenti. Il non detto, che sembra l’incipit della piece, insinua lentamente nelle parole una forza innovativa e rivoluzionria, scatenando una sorta di processo di liberazione interiore da parte della vittima ma soprattutto nell’aguzzino, che diventa a sua volta agnello sacrificale dell’esistenza sconvolta dalla guerra. (Cetty Rizzo)